Gondour Edizioni

“Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte”

Chi siamo

“Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte”.

Questa sentenza che J. K. Rowling pone sulle labbra di Albus Silente, in “Harry Potter e la camera dei segreti”, crediamo che possa essere particolarmente accostabile al mestiere di editore, al “fare libri” che è una questione di scelte. Si scommesse, per quanto si cerchi il “rischio calcolato”.

Quelle che proponiamo sono “pagine scelte”, quindi.

Scelte dall’equipe che ha voluto avviare l’avventura di questo nuovo marchio nell’ambito della dinamica realtà culturale del Centro Studi Silvio Pellico ETS.

Cittadini inquieti della “società delle lettere” ci siamo dati per nome quello dell’immaginaria Repubblica frutto dell’ironica penna narrativa di Mark Twain.

La curiosa repubblica di Gondour è un racconto non troppo conosciuto dello scrittore che William Faulkner definì “il padre della letteratura americana”.

Pubblicato per la prima volta nel numero di ottobre 1875 dell’Atlantic Monthly. Tre anni dopo il prolifico autore e grande umorista, durante un suo viaggio in Europa, soggiornerà a Torino, rimanendone assai colpito.

Una repubblica, quella goundoriana, il cui sistema istituzionale ed elettorale è pensato affinché (si) scelga il meglio. O almeno nel quale ci si prova, come fa questo laboratorio editoriale.

Pagine scelte, spiegandovi i perché e rimanendo aperti alle critiche


La curiosa repubblica di Gondour
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